Pubblichiamo l’ipotesi di accordo sui Servizi Postali e i relativi Allegati. Ricordiamo che tale ipotesi sarà valutata e votata da tutti i Lavoratori durante le assemblee che verranno indette dalle Organizzazioni Sindacali. Ovviamente seguiranno articoli di approfondimento sulla nuova ipotesi di Riorganizzazione dei Servizi Postali. La Redazione
Allegato r from Fabio Bolo
Allegato s from Fabio Bolo
Allegato z from Fabio Bolo
Allegato l from Fabio Bolo
Allegato e from Fabio Bolo
I ” Privati ” sono società appaltatrici di Poste Italiane, Società che hanno vinto gare di appalto vincolate da regole ben chiare. L’attività di queste Agenzie va analizzata nel tempo , perchè solo cosi’, si puo’ capire come si è trasformata la loro “funzionalità ” all’interno dell’Azienda. Hanno accompagnato tutte le riorganizzazioni. Nel tempo sono cambiati gli oggetti che hanno recapitato, prima solo oggetti a firma, poi, le gare di appalto hanno stabilito che avrebbero dovuto portare tutto e non solo posta pregiata e allora si sono trovati impreparati come logistica e mezzi. Oggi la corrispondenza è rientrata nelle sale portalettere, sotto dimensionate, per effetto dei tagli passati e dei tagli futuri. La corrispondenza fatica ad essere recapitata. Nel mentre quasi mille famiglie sono appese ad un filo.Dipendono da decisioni e strategie che passano sopra le loro teste .
Quando esprimiamo giudizi, non dimentichiamo mai, che i “Padroncini” di queste Agenzie, sono altra cosa e che per anni hanno fatto molti utili . Nel Lazio , sono circa 110 i lavoratori della Romana Recapiti che vivono nell’ansia. Altri sono stati licenziati. Chiediamoci, a chi è convenuto utilizzare Agenzie di Recapito, che nel tempo hanno portato fuori la posta dalle sale portalettere, per poi farla rientrare in alcuni momenti e poi riportarla nuovamente fuori ? Una modalità utile e strategica probabilmente anche ad accompagnare nel tempo il taglio delle zone. Agenzie che hanno visto il lavoro deregolamentato al loro interno, salari variabili, orari flessibili….approssimazione nella organizzazione del lavoro. Tutto questo non è convenuto ai lavoratori che ne hanno fatto parte.Loro avrebbero voluto regole certe ed un lavoro stabile, come molte volte gli è stato fatto credere.
Oggi, la vita di questi lavoratori e delle loro famiglie è anche merce di scambio, usata, durante la trattativa sull’Accordo del Recapito, messa sul piatto . Un’ Azienda come Poste Italiane S.P.A, ., che utilizza C.T.D., interinali, flessibilità oraria, clausola elastica , non è riuscita a stabilizzare circa 1000 lavoratori in tutta Italia.
Oggi si dichiarano esuberi, e con l’Accordo sul Recapito, sono stati tagliati 6000 posti di lavoro, in un momento drammatico per il Paese. In un momento dove tutti parlano di rilancio, di crescita, di sviluppo, di qualità.
Ci viene detto che la corrispondenza fisiologicamente diminuisce nel tempo, e questo è evidente in tutti i Paesi, quello che non è per nulla visibile è la volontà di investire in altri settori, in altri servizi che altri vettori nel tempo hanno occupato, facendo utili importanti. Manca un Piano Industriale , un progetto per il futuro, che metta al centro il lavoro e non i tagli del costo del lavoro. Dietro ad ogni taglio vi è una persona o più persone.La CGIL lotta da anni da sola per questi lavoratori. E la cosa che meglio descrive i tempi che viviamo ,è che, componenti delle parti sociali, per anni assenti su queste tematiche, oggi non difendono il diritto al lavoro per tutti ma sono pronti a sacrificare gli uni per interessi corporativi di parte.
lA MIA DOMANDA è LA SEGUENTE SE IN POSTE ITALIANE C’è UN ESUBERO DI PERSONALE,PERCHè FACCIAMO RECAPITARE LA POSTA AI PRIVATI? CHE TRA LE ALTRE COSE MI SEMBRA CHE NON FACCIANO UN BUON LAVORO?