..non hanno memoria, non ricordano, dimenticano. Dimenticano così in fretta da non ricordare tutte le volte che tentando la fuga…battono, battono, ripetutamente contro il vetro, si fanno male, incassano colpi, ma continuano a sbattere contro una barriera, la loro assenza di memoria.
Perdere la memoria, perdere le proprie radici, rinnegare noi stessi, è devastante, lo vediamo nelle persone affette da patologie invalidanti che colpiscono la memoria. La persona non esiste più, i suoi ricordi, il suo vissuto, la sua riservatezza, gli effetti, i progetti, il rispetto, svaniscono, rimane il nulla. Sono esposti, ignari, inermi, usati, derubati, ci sono, esistono, ma non hanno memoria.
In assenza di patologie fisiche questo avviene ugualmente quando un popolo , un uomo, una donna vengono privati della loro storia. Quando i punti di riferimento etici, morali, storici, politici, non ci sono piu’. E’ il caos. Un caos interiore che ti rende debole. Sei in balia degli eventi e si salva solo chi ha salde radici, chi ricorda, chi si sforza di rimanere lucido.
Da molto tempo, la mia azione sindacale si basa su un obiettivo principale, quello di riuscire a dare alle persone gli strumenti , il metodo, le prove, i dati ,i fatti, affinchè abbiano memoria di ciò che accade e di perché accade. La libertà, la democrazia dei comportamenti, le scelte, la dignità di una persona si realizza se siamo capaci di collegare gli eventi , la storia, il perché delle cose , cosa c’è dietro e quali interessi ci sono in quello che ci raccontano e ci vogliono far credere. Molte sono state le soddisfazioni in questi anni e negli ultimi tempi, il Blog , è servito anche a questo. Ma i tempi che viviamo ci rendono disaffettivi, delusi, depressi, disorientati e troppo spesso superficiali. Come le mosche dimentichiamo chi siamo e cosa vogliamo, chi c’è stato vicino, chi ci ha aiutato, chi ci ha confortato in tutti i momenti della nostra vita, disinteressatamente, per amicizia e non per interessi di cordata, politici, sindacali, di voto. Per affetto si, per passione si, per senso di appartenenza, per la storia di cui facciamo parte. Ma come le mosche non abbiamo memoria e dimentichiamo, continuiamo a sbattere e a sbattere continuando a fare gli errori già fatti, puntiamo sempre in un punto, continuiamo a rispondere a chi ci incanta attirandoci verso vie di fuga, che poi si rivelano inesistenti… sono solo trappole.
Siamo velocissimi a dimenticare il bene , basta l’odore di una promessa, la centesima, la millesima, mai rispettata, fatta con un sorriso a 50 denti, o con la spocchia di chi si crede qualcuno. Allo stesso tempo ci riempiamo la bocca di moralità, ci dichiariamo contro il clientelismo, la corruzione, i sistemi mafiosi. Condanniamo chi fa carriera per raccomandazione, chi prende soldi in modo clientelare, chi esce dai servizi attivi, i vigliacchi. Ma in un attimo dimentichiamo pur di avere tutto ciò. Meglio dimenticare…Dimentichiamo chi ci ha detto la verità, ci ha protetto, ha evitato che ci stritolassero. Non ci piace la verità, amiamo gli illusionisti, chi ci fa sentire meglio, chi ci dice quello che vogliamo sentirci dire. Ci sentiamo apprezzati, adulati, più vicini al potere. E allora, quando dobbiamo rendere visibile chi siamo, semplicemente ricordando ed essendo coerenti , manifestando con un voto la nostra riconoscenza e appartenenza, spesso perdiamo la memoria, piu’ botte prendiamo contro quel vetro e più continuiamo a prenderne.
Ringrazio tutte le Donne e gli Uomini, che non dimenticano, io li ringrazio, per l’appagamento che mi da l’aver lavorato per loro. Non è mai stata una fatica , siete le mie radici, e non Vi dimenticherò.
Chiariotti Laura