Nel precedente articolo pubblicato per il recapito abbiamo sommariamente descritto quello che avviene sul territorio dopo l’ennesima riorganizzazione. Con questo articolo evidenziamo altrettanto sommariamente altre devastanti azioni. La prima è incentivata dall’azienda con il pagamento di straordinari per prestazioni lavorative in giorni festivi o di sabato. Ad esempio, domani 6 Gennaio 2022, giorno dedicato alla festività della befana molti C.D. resteranno aperti e i “volontari” portalettere saranno operativi per tamponare inutilmente lo tsunami che imperversa da mesi nelle sale. Le virgolette aggiunte sulla parola volontari stanno ad evidenziare i problemi che hanno i lavoratori in conseguenza dei bassi salari e su i quali la stragrande maggioranza delle aziende fanno leva per potere meglio agire con le piaghe dei redditi da produzione. La seconda grave azione viene commessa da tantissimi portalettere con la tacita complicità aziendale. Stiamo parlando dell’ingresso di molto anticipato e non certificato degli operatori del recapito all’interno dei centri di distribuzione. In pratica il portalettere entra in ufficio anche 60 minuti prima dell’orario d’obbligo non timbra il cartellino e inizia il lavoro in nero, nascondendo lavorazioni, carenze strutturali e precludendo inevitabilmente altre necessarie assunzioni. Solo alle ore 7.30 timbra il badge di servizio ripristinando la normalità. Il tutto è illegale ma con il compiaciuto consenso aziendale che intasca quotidianamente centinaia di ore di lavoro a costo zero. E’ forse questa la fine del Servizio?
La Redazione