In questi giorni ci giungono segnalazioni da tutto il territorio nazionale sulle scarsissime condizioni igieniche in cui versano Centri di Recapito, Centri di Smistamento, Uffici Postali e tutte le realtà di Poste Italiane. Questo drastico abbattimento degli standard di pulizia non è imputabile alle sacrosante ferie estive usufruite dal personale addetto alle pulizie. Piuttosto sono i tagli economici effettuati dopo l’emergenza Covid che stanno determinando uno stato di grave insufficienza delle pulizie nei luoghi di lavoro. Aggiungiamo a questo la cospicua diminuzione delle ore di lavoro ai lavoratori delle imprese di pulizie, insufficienti anche come presenze e impiegati in ambienti vastissimi e con numerosi bagni. Di pari passo ci sono le carenze di quanto è a corredo per una corretta igiene come sapone,carta, ecc…ecc…fino ad arrivare ai bagni dove è gravemente assente l’attenzione sanitaria. L’elenco o meglio le segnalazioni continuano: In alcuni uffici il lavaggio del pavimento viene fatta una sola volta al mese, per non parlare di tavoli, scrivanie e casellari già raramente puliti. In questo scenario sommariamente descritto viene completamente disatteso l’art. 47 del C.C.N.L. e cioè ”La Società riconosce la priorità della tutela della Salute dei lavoratori e dell’Igiene e Sicurezza all’interno dei processi produttivi”. Deve essere quindi ripristinato con priorità assoluta lo standard che permette a tutti i lavoratori di operare all’interno del proprio ufficio in condizioni degne. Inoltre non possono essere ammessi ritardi sulla pulizia straordinaria ne sulle azioni di prevenzione e controllo per la sicurezza. Nessun evento di carattere gestionale o economico può essere ammesso come scusante di questo grave degrado nonché potenziale causa di riflessi sanitari sui lavoratori. Igiene e Sicurezza sono priorità fondamentali e vanno salvaguardate. Esigere l’applicazione degli accordi per salvaguardarne l’integrità è l’unica soluzione possibile.
La Redazione.